Le Stanze del Silenzio nascono e si diffondono dapprima nei paesi anglosassoni e scandinavi dagli anni ’60 (ONU, Hammarskjold) e trovano naturale attuazione prevalentemente in luoghi pubblici fortemente connotati come aeroporti, ospedali, stazioni, centri commerciali, università, piazze.

Ne troviamo giustificazione nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, nella Costituzione italiana, nel Trattato costituzionale europeo, nella Legge n.833/1978, nel D.lgs. n.43/2003 “Parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica” e infine nella Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n.12/1989.

Questi luoghi pubblici potranno in questo modo dare piena attuazione alle disposizioni di leggi internazionali, nazionali e regionali sull’inclusione e sul contrasto alle discriminazioni.